L'appeal che emanava dal grande schermo e ciò che ancora oggi trasmettono le sue fotografie, ha contribuito a farne un sex symbol fuori dal tempo. Icona di una bellezza eterna, simbolo di una classe e di un'eleganza inimitabile, simbolo di moda, di un fascino indiscusso, malizioso e ammiccante. La fragilità che ha contraddistinto la sua esistenza, simbolo di un fascino senza precedenti.
La morte di Marilyn Monroe, è avvolta da un oscuro alone di mistero. Marilyn è stata trovata priva di vita nella sua camera da letto di Brentwood, in California, all'età di trentasei anni, a causa di un overdose di barbiturici. Di recente è emersa una nuova, teoria, sostiene che la star non intendeva suicidarsi ma che, al contrario, è stata lasciata morire dagli "amici", che avrebbero dovuto salvarla.
In uno straordinario documento inedito dell'Fbi, rimasto finora segreto e reso di recente pubblico, emerge che l'attrice hollywoodiana si era accordata con alcuni amici intimi, tra cui Peter Lawford (attore e marito della sorella di Bob, Patricia Kennedy), per farsi trovare in tempo ed essere salvata. Lo stratagemma doveva servire per att
A distanzi di anni vi sono ancora parecchi dubbi sulla morte dell'attrice: l'insolito essersi chiusa a chiave nella camera, la scomparsa delle fotografie dell'inchiesta e dei tabulati telefonici, il ritardo dei soccorsi, la convinzione che cominciasse ad essere scomoda per i Kennedy. Una cosa è certa, il mistero che ancora avvolge la morte della bionda più famosa del mondo ha contribuito a creare il suo mito, intramontabile e sempre vivo perlomeno nell'immaginario di tutto il mondo.
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